La Madonna della Pace - Toscanella - Il blog dei tuscanesi

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La Madonna della Pace

Luoghi di Tuscania

LA MADONNA DELLA PACE

Addossata alle mura urbane, che chiudono a Sud il popoloso quartiere di San Francesco, seminascosta da una fitta boscaglia di sterpi e di rovi, c'è la piccola chiesa della Madonna della Pace. A Tuscania, ogni angolo, ogni via, ogni quartiere ha una sua storia, una sua leggenda, una tradizione ed anche questa chiesetta, oggi pressoché dimenticata, ha la sua storia; una storia vaga, incerta, che sfuma nella leggenda, eppure delicata e non priva del tutto di una certa veridicità.

Nel feroce assedio di Carlo VIII, la parte meridionale della città andò quasi completamente distrutta. Le mura erano sguernite di soldati, perché i dirupi, che in questa parte scendono precipiti sul fiume, costituivano una difesa naturale. La porta di Cavaglione fu chiusa e per rafforzarla fu eretto, nella parte interna un pilastro. Proprio in questo punto - a dire del Giannotti - fu più violento l'assalto e maggiore l'impeto dei francesi che riuscirono con estrema facilità ad aprirsi una breccia e ad irrompere nella città. Un tale - continua il Giannotti - nel generale massacro si salvò e fece dipingere, come ex voto, su quel pilastro un'immagine di Madonna. Ci fu chi si rivolse alla Madonna di quel sacello per qualche grazia; l'ottenne e il culto e la fama di quell'immagine crebbe tanto che vi costruirono sopra una chiesetta. La quale in ricordo del terribile assedio e della strage che ne seguì fu detta della Pace.

Questa è la storia: una storia semplice, come tante altre legate a chiese e a santuari di più chiara fama, e che abbiamo narrato, perché la chiesetta in questione è legata ad una bella tradizione tuscanese; una delle tante tradizioni che, sottoposte all'usura del tempo, non più alimentate da una fede semplice e sentita, vanno a mano a mano scomparendo.
La sera dell'11 agosto la chiesetta, chiusa e dimenticata per tutto l'anno, si vestiva a festa. La via si riempiva di festoni, di lampioncini multicolori; la gente veniva a frotte per fare la visita, i ragazzacci sgusciavano via felici, lanciando alle ragazze le tradizionali pecette.
Era una sera, quella, che gli abitanti del quartiere di San Francesco, posto così fuori mano, aspettavano con gioia. E quanta cura usavano nell'addobbare le finestre, le grate, i muri stessi delle case e delle stalle.

Ma, l'abbiamo detto, ogni tradizione è destinata a scomparire, perché ci da l'impressione che costituisca una remora al progresso, una delle tante scorie che dobbiamo gettar via perché abbiamo paura che ci leghi troppo al passato.

E così ogni anno la festa della Madonna della Pace perse. La chiesetta, prima sempre addobbata dalla custode Canaletti con tanta amorosa cura, vide via via scemare i suoi visitatori, finché la festa fu soppressa.
Una parte del muro, che fiancheggiava il viottolo, che conduceva alla chiesetta, crollò; l'altra parte fu giudicata pericolante e le autorità cittadine ne vietarono l'accesso.
- Il Comune avrebbe fatto togliere la terra e i sassi caduti nel viale; avrebbe fatto ricostruire il muro - Ci dice la custode - ma i proprietari dell'orto attiguo, non si sa perché, non hanno voluto.

E così non s'è fatto nulla. Ed ora una marmaglia d'ortiche, di felci, di logli, di gramigne, di farinelli, d'avena selvatica e d'altrettante piante di manzoniana memoria coprono tutto il viale e la piazzola antistante alla chiesa.

Miracoli attribuiti alla Madonna della Pace

Miracolo ricevuto dalla signora Castignani Maria risalente agli inizi del 1900, quando la Chiesa della Madonna della Pace era ridotta ad un rudere. La signora Maria viveva nei pressi della Chiesa con tre bambine piccole e colpita da grave cecità, si era rivolta a numerosi specialisti tutti concordi sul fatto che non avrebbe più acquistato la vista. In preda allo sconforto la donna si raccomandò alla Madonna della Pace, pregò e pianse sotto la sacra immagine facendo voto di provvedere alla restaurazione della Chiesa e di celebrare l'11 Agosto di ogni anno una solenne festa in suo onore. Ritornata a casa si accorse che dall'oscurità cominciavano ad emergere sempre più nitide delle ombre, il miglioramento si manifestò palesemente nei giorni seguenti tanto che la donna riacquistò completamente la vista. Memore della promessa fatta si adoperò subito per mantenerla, con mezzi suoi e con donazioni elargite da altri cittadini di Tuscania impressionati dal Miracolo avvenuto.

La Chiesa fu completamente restaurata e l'11 Agosto la Madonna della Pace venne festeggiata con luminarie e addobbi colorati e con la partecipazione di tutto il popolo tuscanese che vi accorreva in massa. Alla morte della Signora Castignai fu la figlia Santina Pietrangeli a far si che la festa dell'11 Agosto non venisse dimenticata e diventasse una tradizione per la cittadina. La famiglia Castignani - Pietrangeli rimase sempre fedele e devota alla Madonna della Pace anche per altri eventi di cui fu testimone. Quando Santina s'innamorò di quello che sarebbe diventato il suo sposo, corse a confidare la sua felicità all'immagine della Madonna, Lei doveva essere la prima a saperlo perchè da Lei si aspettava l'approvazione. Santina si sposò, ma pochi anni dopo il matrimonio, il marito si ammalò di una grave forma di polmonite, a quel tempo letale, entrò in coma e i medici dissero che non c'era più niente da fare. Il sacerdote aveva già impartito l'estrema unzione ed erano stati preparati gli abiti per il morto, quando Santina persa ogni speranza corse disperata all'altare della Madonna della Pace e cominciò ad inveire contro la sacra immagine. Lei era stata la prima a conoscere il suo amore, a Lei ne aveva chiesto la protezione, e ora Santina non riusciva a comprendere perchè doveva perderlo. Dopo l'amaro sfogo la donna ritornò a casa certa di trovarvi il marito ormai morto, ma non appena entrò nella camera doveva giaceva. con grande stupore di tutti i parenti presenti, l'ammalato si svegliò chiedendo della moglie.
La Madonna della Pace aveva aiutato ancora questa famiglia che Le fu eternemente grata. Gli abitanti di Tuscania furono molto devoti alla Madonna della Pace, è Lei che ringraziavano per aver fatto ritornare dalla guerra i loro cari sani e salvi offrendoLe tutto ciò che avevano di più preziosa, tra cui gli ex voto che numerosi si potevano ammirare all'interno della chiesa fino agli sconvolgimenti del terremoto del 1971.

 
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