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La sagra (poesia)
A Onano se festeggia la lenticchia
mentre a Canino se onora la bruschetta.
E pure qui a Tuscania 'ndo c'è la gente sveia
ce sarà la sagra "de la Panzanella"
Questo alimento molle e un po' salato
fu degli Etruschi il pasto prelibato.
E si guardi scolpito un Lucumone
e guarda vicino al gran panzone,
vedrae una mano che infila 'na scodella:
quella serviva pe' la Panzanella.
De Carlo Ottavo poe s'è risaputo
che giunse con un esercito affamato
sotto le mura de questa cittadina:
era maggio ed era de mattina.
A ferro e foco mise Toscanella,
perché non ebbe vino co' la Panzanella.
Allora noi onoriamo st'alimento
giunto fino a noi attraverso il tempo.
Sarà imbandito un tavolo gigante
ricolmo de pagnotte casarecce.
Il cavalier Patrizi co' le guante
provvederà a taià il pane a fette.
Dieci ragazze scelte a Montebello
provvederanno a mette il pane a mollo.
e poi del Comune due bravi inservienti
aggiungeranno sopra altri ingredienti.
Pasquinio sarà il gran cerimoniere,
col titolo di Gran Panzanelliere
Poi il Sindaco co’ la Giunta Comunale
che si se magna te danno un gran piacere
al popolo offriran le sacre fette
mentre la banda intonerà marcette.
E infine fra tutte le fanciulle
verrà selezionata da la folla
pe' esse acclamata la più bella
la prima nostra Misse Panzanella.