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gennaio 2009
20/01/2009 - Fiorenzo De Stefanis
Il dibattito politico torna ad infiammarsi. Dopo il botta e risposta degli ultimi giorni tra la Pdl e la Rosa Bianca, il circolo del Pd alza il tiro chiedendo al commissario straordinario maggiore partecipazione dei cittadini alle scelte vengono decise”.
Notiamo che è in campo una forte attribuzione di responsabilità tra i partiti e i movimenti del centro destra tuscanese e la Rosa Bianca, dove l’una accusa l’altra e viceversa di colpe, che nel corso di questi ultimi anni, hanno portato ad una situazione socio-economica prettamente negativa nella nostra cittadina, ed in questo botta e risposta, promettono e si scaldano che domani saranno di nuovo loro, proprietari dei vecchi personaggi politici, a risollevare e a dare, di nuovo, lustro e prestigio a Tuscania.
La storia è maestra ed in questi casi indica da sola quale è la strada da percorrere per la rinascita della nostra comunità: basta con i vecchi politicanti, basta con i santoni delle parole e delle promesse, basta… è la parola che deve percorrere ogni via di Tuscania, una città stanca e demotivata, ma che ormai ha capito.
Si può e si deve garantire un percorso diverso, che deve portare novità, entusiasmo, partecipazione ed una ventata di passione civile, in particolare, rivolta a giovani e donne ed a quella parte sana e incontaminata, politicamente s’ intende, delle numerose intelligenze di cui Tuscania è ricca. Per essere ancora più chiari, sulla storia di questi ultimi mesi, anche al Commissario vogliamo esprimere un pensiero a voce alta, la sua promessa mancata, la nostra democrazia negata.
E’ la solita, ripetuta, sollecitata domanda del perché nelle scelte amministrative che attua, specialmente in quelle che lasciano segni che si protraggono nel tempo, non coinvolge le forze politiche locali, ne la popolazione attraverso assemblee, incontri e dibattiti. Tuscania ha bisogno di partecipare, di sapere, di proporre, di decidere, perché nessuno ha in mano ed in bocca la verità, che appartiene alla espressione libera e democratica della popolazione, magari sarebbe interessante un bilancio partecipato!
E’ la critica che ci sentiamo di fare, anche se, sulle decisioni prese per evitare il dissesto economico è evidente che le responsabilità vanno ricercate altrove. Noi del P.D. di Tuscania, non vogliamo addossare negligenze a nessuno, ma ognuno ha la propria coscienza vigile ed attraverso questa deve chiedersi, come singolo o come gruppo politico, di chi sono le responsabilità ? Ad ognuno il proprio esame di coscienza…e chi è senza peccato scagli la prima pietra. Per concludere, le casacche vanno e vengono, ed in ognuna c’è dentro un uomo, che l’egoismo guida e l’interesse singolo illumina, facendo sì, che il giudizio finale spetta al cittadino, che del set politico tuscanese ha le chiavi delle luci attraverso cui togliere visibilità e poltrona ai soliti, vetusti “befani” che ritornano, cambiando appena il look e forse il trucco.
Ma dentro al sacco non hanno per la città altro che le vecchie anticaglie e le consuete, preistoriche parole e promesse”.