Menu principale:
gennaio 2009
18/01/2009 - Fiorenzo De Stefanis
I partiti e i movimenti del centro destra, che da qualche settimana nel numero di sei firmano manifesti e comunicati stampa, accusano la Rosa Bianca di travisare la realtà quando afferma che fa capo alla PDL la responsabilità del commissariamento. “ Far ricadere su di noi la responsabilità della caduta della giunta Cappelli – affermano i responsabili del centro destra – ci sembra veramente diabolico. La vera e unica causa che ha portato al commissariamento del Comune riguarda i contrasti interni alla ex maggioranza, le insofferenze per atteggiamenti arroganti e la impossibilità di convivere con il solito personaggio”. La risposta della Rosa Bianca è arrivata repentina: “Se c’è qualcosa di arrogante, nella piccata e presuntuosa nota diffusa da alcuni “rappresentanti” del centrodestra in risposta alle nostre annotazioni, rispetto al commissariamento del Comune di Tuscania, questo è il tono con il quale si provano a nascondere le evidenti contraddizioni di un ragionamento in cui, mentre si contesta duramente l’operato del dottor Tarricone, arrivando addirittura a ipotizzare ricorsi e esposti di dubbia efficacia, si cerca, contemporaneamente, di spacciare un colpo di palazzo che ha precipitato la città in un limbo della democrazia, i cui effetti sono sotto gli occhi di tutti, in una specie di campagna di liberazione”.
Particolarmente colorito e pittoresco è anche il botta e risposta sulla questione dei festeggiamenti seguiti alla caduta dell’amministrazione Cappelli. “ Se qualcuno a brindato immediatamente dopo la fine della giunta Cappelli – afferma il comunicato dell’esa centro destra – questi sono stati il 90% dei cittadini di Tuscania che in quell’occasione hanno messo mano a fiumi di vini e spumanti”. E nò questo proprio nò, contrattacca la Rosa Bianca: “ E’ questo un chiaro sintomo di quanto certi personaggi siano ai margini della realtà. Non ci sembra, infatti, che il buon umore sia lo stato d’animo preponderante tra i cittadini. A ben guardare, e senza nemmeno approfondire troppo l’argomento, ciò che predomina tra i tuscanesi è un evidente crollo di fiducia, del quale sono facilmente identificabili i responsabili, guarda caso imbarcati prontamente, armi e bagagli, nel centrodestra, che senza pudore alcuno si permette pure di straparlare su cambi di casacche è cose simili, forse per la profonda conoscenza dell’argomento. Quanto, poi, ai messaggi in codice, questi li rimandiamo a stretto giro ai mittenti: noi siamo abituati a fare nomi e cognomi, e ad assumerci le nostre responsabilità; il pettegolezzo non fa parte del nostro modo di agire”. Anche sulla indicazione politica conclusiva riferita alle prossime elezioni comunali anticipate non mancano le scintille. “ La lezione della fine anticipata della consigliatura deve essere monito per tutti – affermano i dirigenti del centro destra – deve avere l’effetto di aggregare le forze politiche omogenee, evitare come nel passato di ritrovarsi amministrati da partitini che cambiano casacca ogni due mesi”. La ricetta della Rosa Bianca invece comprende tutt’altri ingredienti: “la miope prospettiva di chi è animato solo dall’astio va contrastata, nell’interesse della città, con una forte assunzione di responsabilità da parte di tutti coloro che, senza pregiudizi, intendono lavorare per ridare a Tuscania lo smalto e il prestigio che le competono, relegando in un angolo persone, atteggiamenti e mentalità che hanno contribuito al degrado che stiamo sopportando. L’omogeneità che conta è quella che unisce su programmi condivisi, non quella artefatta dalle sigle”.