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agosto 2008
(Pubblicata da Toscanella il 16 agosto 2008)
Caro Daniele,
mi conosci bene e sai quanto io possa essere d'accordo sul governo cittadino unitario. La mia idea di democrazia si basa proprio sull'elezione di persone, e non di schieramenti, che insieme lavorano per il bene comune. Quello che non mi trova d'accordo, nella tua lettera appello al PD, è la scelta degli interlocutori. Naturalmente hai indirizzato la lettera a Peruzzi in quanto presidente del PD, ma nonostante la stima che nutro nei confronti di Tonino, che reputo una bravissima persona, lui rappresenta il passato e non dimentichiamoci che proprio sotto la sua amministrazione si sono visti i primi e meravigliosi salti mortali con passaggi acrobatici da uno schieramento all'altro di innumerevoli consiglieri. E poi con chi dovrebbe costruire questo governo unico? Tu parli di brave persone e sono sicuro che ci sono tantissime brave persone anche negli altri schieramenti, ma rischierebbero di essere solo delle teste di ponte per i vecchi lupi che da sempre si aggirano nella selva politica tuscanese e rimanere schiavi di diktat autoritari di capi e capetti. Ci vogliono persone libere da vincoli politici e da interessi personali mio caro Daniele. Tuscania è diventato un paese di raccomandazioni, di favori e favoritismi, di veti incrociati, di interessi e di atti strampalati. Per carità, non voglio fare di tutta l'erba un fascio, non dico che non ci sono state brave persone nelle amministrazioni passate, ma spesso sono state messe in grado di non poter agire secondo volontà dagli interessi di partito. Per questo sono convinto che anche un governo di unità come tu auspichi si troverebbe bloccato in una perenne situazione di stallo. Il tuo intento è nobile e va ammirato, ma una amministrazione del genere non preparerebbe il terreno a un nuovo domani, ma spingerebbe la città ancora più nel baratro. Credo invece che il terreno sia pronto per prendere in mano la situazione subito, al di fuori degli schieramenti, con una lista civica vera, fatta di brave persone che abbiano voglia di mettersi in gioco e che vogliano bene al paese. Il tempo per studiare le necessità, per elaborare le idee e per raccogliere le forze c'è, se ci sara anche il coraggio e la volontà allora si potrà veramente fare.
Pierangelo Santi