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ottobre 2008
Da Tuscia Web 27 ottobre 2008 - ore 18,00
Interviene il circolo della Rosa per l'Italia
"Tuscania è in preda a una profonda crisi"
“Più che della recessione, Tuscania sembra in preda ad una profonda depressione”.
E’ attraverso questa preoccupante immagine, che il circolo locale della Rosa per l’Italia sintetizza la situazione in cui si trova la città, costretta a patire lunghi mesi di commissariamento, a causa della caduta traumatica dell’Amministrazione Comunale.
“Eravamo stati facili profeti, allora, quando mettemmo in guardia sul rischio concreto di una degenerazione complessiva del sistema socio-economico cittadino, che poteva manifestare i suoi effetti anche dal punto di vista organizzativo e strutturale ora questa alterazione è sotto gli occhi di tutti.
L’anomalia più evidente che si sta verificando in questi giorni è la frequente interruzione dell’erogazione dell’acqua: un fatto quanto meno insolito e apparentemente inspiegabile, che sta provocando profondi malumori, mai accaduto in precedenza in questo periodo dell’anno.
Ma i segni del lassismo sono diffusi un po’ ovunque, e riguardano, indistintamente, centro storico e quartieri periferici. Le vie sono sporche, trascurate, senza controllo e in preda all’arbitrio: si può tranquillamente lavare la propria auto in pieno centro, o portare i cani a fare i loro bisogni, senza che nessuno abbia nulla da dire.
Le insegne sono apposte fuori delle attività commerciali senza alcuna regola, in barba a qualsiasi elementare criterio di coerenza, rispetto all’ambiente in cui vengono collocate; le belle fontane tuscanesi non vengono più pulite, e i tantissimi turisti che le fotografano riportano a casa le pessime immagini che ne derivano; i punti nevralgici del tessuto urbano, la sera, restano al buio: è questo, purtroppo, il contesto di una cittadina che, per la sua vocazione, dovrebbe, viceversa, presentarsi in tutt’altre vesti. Intanto il quartiere ex Gescal è ormai nel più completo abbandono, mentre la viabilità resta in grave sofferenza.
A fronte di tutto ciò mancano il controllo e la programmazione: è il caso del personale comunale, con la gran parte di questo che svolge con coscienza e dedizione il proprio lavoro, mentre i soliti noti continuano a non far nulla, suscitando l’indignazione della popolazione; o dell’organizzazione del lavoro dei vigili urbani, che l’arrivo del nuovo comandante speriamo renderà più adeguato alle esigenze della città.
Certo, la responsabilità di questo non può essere attribuita al Commissario, che sta tentando di governare al meglio una situazione pesantissima, ma certamente coloro che, in maniera assolutamente irresponsabile, hanno fatto in modo che tutto ciò accadesse, vanno inchiodati alle loro colpe.
Anche perché chiunque sarà chiamato a guidare l’amministrazione si troverà davanti uno scenario difficilissimo, aggravato da una crisi che si annuncia particolarmente violenta. Non è più tempo, dunque, di nascondersi dietro le sigle dei partiti: serve, viceversa, il contributo dei migliori, la cui appartenenza politica non può costituire un pregiudizio per i futuri assetti di governo della città”.
Circolo locale della Rosa per l’Italia