Elezioni 2009


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Il terzo polo di Mastella e Fiori cambia il quadro politico di Tuscania

ottobre 2008

Dal Corriere di Viterbo del 13 ottobre 2008

“ Sul quadro politico italiano non è stata ancora posta la ''parola fine'' e quello che oggi appare immutabile può anche cambiare con un processo di disaggregazione e poi di riaggregazione che veda riaffermarsi una forza di centro, un terzo polo “. Questa affermazione di Mastella è stata presa in seria considerazione anche da molti esponenti dell’area di centro di Tuscania. Tra questi Angelo Cardarelli che sabato scorso ha partecipato al convegno che si è tenuto a Roma presso l’Hotel Parco dei Principi dove è stato illustrato il ''patto federativo'' dell’ Udeur di Clemente Mastella con Rifondazione Democristiana di Publio Fiori, un patto che darà gambe alla ''Federazione di centro''. “ Questo movimento – afferma Angelo Cardarelli - vuole essere il ''seme'' di un processo aperto a tutti coloro che non si riconoscono con questo bipartitismo imperfetto, a partire dall' Udc''. Ma cosa può significare a Tuscania in termini di consenso elettorale il ritorno in campo di un partito che si colloca perfettamente al centro dello schieramento politico ? La risposta non è affatto semplice ma da qualche tempo, anche in vista del prossimo appuntamento con le elezioni comunali del 2009, c’è un nutrito gruppo di “ex democristiani” che sta tessendo trama e ordito per tornare da protagonisti sulla scena politica tuscanese. La riflessione che sta alla base del rinnovato entusiasmo dei militanti del centro è molto chiaro. Senza andare troppo indietro nella storia, quando cioè la DC governava da sola Tuscania le simpatie dell’elettorato per le posizioni moderate sono a tutt’oggi comunque rimaste molto forti. Questi elettori devono avere la possibilità di scegliere “il centro” senza alcuna mistificazione, senza condizionamenti e derive populiste da una parte ne massimaliste dall’altra. L’attività che viene portata avanti già da diverse settimane è finalizzata a far crescere in modo strutturato la “Federazione di Centro” in modo tale che alle prossime elezioni comunali l’elettore di centro possa trovare sulla scheda il simbolo che meglio riassume le proprie idealità.


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