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dicembre 2008
6 dicembre 2008 - Toscanella
Mentre si parla della storia infinita della piccola centrale a biomasse di Tuscania iniziata nel 2005, che purtroppo continua ad essere avversata a spese dei contribuenti, è paradossale constatare, che l’Assessore all’Ambiente della Provincia di Viterbo si senta tanto gratificato dalla ultima Ordinanza del Consiglio di Stato, che ha nominato un commissario ad acta, per sostituire il suo ultimo dirigente, nello sbrogliare questa matassa intrigata ad arte.
Tuttavia forse in pochi sanno, che nel triangolo Piansano-Tuscania-Monte Romano sta per essere realizzato uno di più grandi parchi eolici d’Europa, costituito da ben 116 aerogeneratori alti 140/150 metri, con un diametro della base del palo di circa 6 metri per una potenza di circa 240 megawatt , che provocheranno sicuramente uno stravolgimento del nostro territorio, dal punto di vista paesaggistico delle “ Visuali ” (tanto care dall’attuale dirigente dell’Assessorato Ambiente), in quanto visibilità delle torri eoliche avrà un raggio di decine di chilometri.
Anche sotto l’aspetto invasivo dei terreni agricoli interessati, sottoposti a vincoli, archeologici,tutela delle acque pubbliche, ecc. ecc., saranno circa 800/900 mila i metri quadrati interessati dai progetti approvati, ove saranno gettate milioni di tonnellate di cemento armato e scavati chilometri di cavidotti.
Forse per questi motivi in molte regioni d’Italia dove c’è anche vento in abbondanza, queste fonti energetiche sono state bandite (vedi anche Scansano in Toscana), per non parlare poi dello stravolgimento faunistico che provocheranno.
Degli addetti ai lavori nessuno lo dice, ma questa è una iniziativa privata da circa 600 milioni di euro di investimento, che la Provincia di Viterbo sta approvando con grande solerzia, perché di fatto manca solo l’approvazione di quello di Tuscania, già sottoposto alla prima Conferenza dei Servizi in data 19 novembre 2008 , poi l’operazione sarà completata, senza per altro alcuna certificazione ufficiale sulla producibilità di energia elettrica .
Noi non siamo assolutamente contrari a tali iniziative, ma riteniamo che tutte le varie forme di fonti rinnovabili, che sono il tema più attuale del momento, devono essere incentivate allo stesso modo, perché tutte giovano alla collettività per l’indotto occupazionale socio-economico che generano, perché giovano all’ambiente e perché con esse si diminuiscono le emissioni di CO2 ed altri componenti nocivi.
Il principio però non vale per Provincia di Viterbo, che fa due pesi e due misure, nell’approvare tali progetti, la cui principale normativa di legge di riferimento è la stessa e cioè il D.Lgs. 387/2003 art. 12 e la Legge 241/90 ?
Perché i progetti delle centrali eoliche sono stati approvati senza alcuna eccezione in tempi brevi come risulta dagli atti, mentre quello della centrale a biomasse, dopo ben quattro Conferenze dei Servizi dall’esito favorevole, quattro giudizi positivi del Giudice Amministrativo, con i quali sono stati annullati tutti i cavilli creati ad arte per bloccare il progetto di Tuscania, viene ancora ostacolato dal nuovo dirigente del settore 8 della Provincia ?
Perché il nuovo dirigente del settore 8 (il sesto in pochi mesi) , non avendo altro a cui aggrapparsi, riesuma e contesta quanto già approvato in Conferenza dei Servizi in base alla legge 241/90 e si inventa il cavillo di presunti vincoli paesaggistici ricadenti sulla piccola area della centrale a biomasse, mentre per la centrale eolica di Piansano, che ricade in zone sottoposte a moltissimi vincoli, nella VIA (Valutazione di Impatto Ambientale) non si è fatto riferimento al nuovo PTPR, pur essendo questo entrato in vigore dopo la presentazione della domanda di autorizzazione unica alla provincia ?
Perché il nuovo dirigente non ha bocciato subito il parco eolico di Tuscania , che in base al nuovo PTPR ricade in zone sottoposte a vincoli di ogni genere ?
E’ ovvio che i dipendenti pubblici pagati con i soldi dei contribuenti, ai quali rivolgiamo le nostre domande, non ci daranno mai risposte concrete e veritiere, né vogliamo dare giudizi in merito, quelli sono di competenza degli organi giudiziari ai quali si sono rivolti sia il Consorzio che la società delle biomasse, tante persone che come noi stanno assistendo impotenti a questa costosa farsa tragicomica, nella quale forse si ostacolano e si danneggiano ingiustamente i diritti dei cittadini, possono constatare il comportamento di questa Amministrazione Provinciale e farne tesoro per il prossimo futuro.
CIRCOLO DELLA LIBERTA’ TUSCANIA
IL PRESIDENTE