Elezioni 2009


Vai ai contenuti

Menu principale:


Massimo Natali sulla presentazione di bilancio 2008

ottobre 2008

PRESENTATO IL BILANCIO 2008. FORSE SERVIVANO INTERVENTI STRUTTURALI.

pubblicato da Nuovo Viterbo Oggi il 19.10.08 Indice articoli

Ieri mattina il commissario straordinario dott. Francesco Tarricone ha reso nota in conferenza stampa la delibera per il risanamento del bilancio di previsione 2008, bilancio già approvato dalla giunta Cappelli con il quale si è trovato ad operare dal suo insediamento. la condizione del bilancio di previsione è apparsa critica in quanto le spese maggiori e le minori entrate hanno portato alla ricerca di una soluzione rapida prevista dai termini di legge per il 31 dicembre. Le minori entrate sono causate da minor gettito relativo agli oneri previsti per concessione edilizia per 160.00,00 € (molto al di sotto delle previsioni ottimistiche iniziali che ammontavano a circa 300mila euro), minori gettiti da sanzioni del Codice della Strada per 70.000,00 € (anche per il venir meno dell'impianto di autovelox che non era a norma di legge), minori entrate legate all'ICI per 45.000,00 € circa (per errata valutazione dell’Agenzia del Territorio del maggior gettito relativo all’ICI sui fabbricati rurali e di Cat. B1)Le maggiori spese sono da imputare alla presenza di debiti fuori bilancio per circa lOO mila Euro (spese legali, ricapitalizzazione Talete, compensi dovuti all'Ater per un suo dipendente in passato amministratore comunale e riparazioni straordinarie delle condotte idriche) peraltro riconosciuti, ai sensi dell'ari. 194 del predetto TU, e alla necessità di integrare gli stanziamenti previsti per garantire futuri interventi di manutenzione e riparazione di impianti, in particolare per eventuali futuri danni all'acquedotto (la rete idrica di Tuscania come è noto è molto fatiscente) e la gestione di servizi indispensabili. La strada più rapida per provvedere al risanamento garantire respiro alle casse comunali è parsa quella della vendita di alcuni immobili di proprietà comunale: una porzione del palazzetto baronale e palazzo Maccabeo Maccabei. Inutile dire che la decisione della vendita non vede d’accordo le parti politiche del paese, coalizzate contro la misura drastica dell’alienazione di beni comuni. La vendita viene dai più interpretata come una strategia tappabuchi che non risanerebbe le finanze del paese. A breve il comune si troverà a sostenere nuove spese fisse per l’aumento del personale derivante dall’assorbimento dei 5 L.S.U operanti sul territorio e del dipendente della Tuscania Parking. L’unica manovra che eliminerebbe il grosso delle spese sarebbe quella del taglio del personale, taglio di cui tutti parlano ma che nessuno per giustificatissime ragioni morali si sente di affrontare. Vendere si deve, almeno a ragione delle motivazioni del commissario straordinario, ma solo per condizioni estreme e questa resta una condizione estrema ma che nel prossimo futuro si presenterà di nuovo. Vanno cercate nuove strade da subito per scongiurare il rischio di trovarci tra pochi mesi a vendere ancora. “le vendite dovrebbero garantire investimenti per aumentare la produttività del paese- dichiara Massimo Natali, AN,- le forze politiche del paese chiedono di poter incontrare il commissario straordinario per poter essere partecipi di una decisione importante dalla quale non vogliono restare esclusi”


Home Page | agosto 2008 | settembre 2008 | ottobre 2008 | novembre 2008 | dicembre 2008 | gennaio 2009 | febbraio 2009 | marzo 2009 | Mappa del sito


Torna ai contenuti | Torna al menu