Elezioni 2009


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Il presidente del PD Peruzzi: larghe intese per salvare Tuscania

settembre 2008

(Pubblicata dal Corriere di VT il 9 settembre 2008)

Rispondendo ad una domanda di Daniele Nardi ex segretario del PDS sulla situazione politica locale e sulla necessità di superare le divisioni politiche in vista delle prossime elezioni comunali, Antonio Peruzzi, presidente del locale circolo del PD rende pubblica la propria posizione. "Sugli argomenti da proposti da Daniele Nardi posso garantire che per grandi linee ci stiamo lavorando, il circolo del PD di Tuscania pur non avendo stabilito strategie precise, sembra che si stia muovendo nella direzione da te auspicata. Personalmente, condivido molte delle tue indicazioni. Si tratta di scelte dettate dal buon senso e della consapevolezza che Tuscania non si amministra senza un largo coinvolgimento delle forze politiche, almeno le più rappresentative nel territorio. E' tempo di dire basta alla politica di tipo privatistico. Molte scelte che si andrà ad affrontare si renderanno spesso impopolari e sopratutto mirate ad uno sviluppo socio economico nel lungo termine. Purtroppo le scelte di grande respiro che comportano impegni a lungo termine, per vederli realizzati, non si possono attuare con maggioranze risicate. La politica non può permettersi scelte del giorno per giorno, nessuno può lavorare nel quotidiano. I partiti devono ritornare alle origini, riscoprendo il ruolo per il quale sono nati. Una coalizione formata da partiti politici non può permettersi il lusso di progettare il futuro in tempi che vanno oltre i cinque anni, la gente non capirebbe e andrebbe subito alla ricerca dell'uomo necessario. Dobbiamo diffidare di partiti a conduzione familiare, serve trovare il consenso più largo possibile sulla base di un progetto serio per una città capace di stare al passo dei tempi. Processo sviluppato da persone professionalmente capaci e disposte a sacrificarsi per il bene comune. Teoricamente è possibile organizzare una lista che travalica i partiti, il compromesso storico si può fare, ma in pratica la cosa è difficile per diversi motivi. Il primo di questi è trovare la figura del sindaco ed intorno a questo alla trovare l'assetto e i programmi giusti. Tuscania di tutto è carente fuorché di candidati a Sindaco. E' su queste figure che nascono le liste, non sui programmi o sulle scelte di fondo. Nessuno ricorda i nomi o i programmi delle varie liste, ricorda invece che la lista era di Natali, oppure di Potestio piuttosto che di Regino e via dicendo. In pratica questa è una grossa difficoltà. L'altra è dettata dalle linee politiche provinciali e regionali. I partiti non benediranno mai la formazione di liste trasversali , non possono permettere che le indicazioni politiche dettate da esigenze della loro politica sia provinciale che regionale rischino di venire vanificate da situazioni locali. La sfiducia dei cittadini nei confronti della politica o meglio dei politici rischierebbe di essere più accentuata tanto da sfociare in una sorta di ostracismo ancora più accentuata di quella attuale. Ecco perché i cittadini, noi compresi, auspichiamo un commissario per almeno cinque anni. Perché solo una sana gestione commissariale può garantire quello che la politica ha fallito e rischierebbe di fallire ancora se non trova le giuste misure. Questo non significa rassegnarsi e cedere le armi. Impegniamoci tutti, ognuno svolga il suo ruolo con impegno e determinazione nell'interesse generale del paese. Io ci sto provando e mi batterò per riuscire nell'intento che la gente vuole e che in diversi auspichiamo".

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