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novembre 2008
Da TusciaWeb de 8 novembre 2008:
Scrive Nazzareno Mencancini: "Pensa solo a curare la propria immagine, intanto i problemi restano"
Da più parti mi giunge notizia dell'imminente firma di una convenzione per l'installazione di pale eoliche nel territorio del Comune di Tuscania che il commissario Tarricone starebbe per firmare.
Non credo che siano chiacchiere e illazioni ma che ci sia più che un fondo di verità.
Se così fosse dovrei ricredermi ulteriormente sulle impressioni da me ricevute nel primo e unico incontro che il commissario ha concesso alle forze politiche.
Aveva parlato di coinvolgimento nelle analisi riguardanti le scelte e le decisioni importanti per il territorio, fermo restando che la parola definitiva spettava soltanto a lui.
Aveva aggiunto che avrebbe operato indipendentemente dalle opinioni e dai pareri espressi se quelle scelte e decisioni fossero state, secondo il suo personale convincimento, un bene per la nostra collettività.
Non si sta comportando come aveva detto.
Ciò che sta accadendo non sembra portato avanti nell'interessa dei Tuscanesi e le decisioni prese appaiono come se l'attore principale fosse il più navigato tra i protagonisti della scena politica, che avrebbe tutto l'interesse a curare la propria immagine davanti al comune cittadino elettore, quello cioè che, lontano dalla politica attiva e viva, ne vede soltanto le conseguenze pratiche e spicciole e non si chiede come siano state perseguite.
Non credo di sbagliare nel dire che il signor commissario sta cercando in tutti i modi di sistemare soltanto i problemi di bilancio del 2008 e sembra che voglia coinvolgere le forze politiche nella stesura del bilancio di previsione 2009.
Tutto questo ben sapendo che l'amministrazione che uscirà dalle urne delle elezioni di primavera si troverà a fare i conti, e questa volta non è un modo di dire, con un bilancio sull'orlo del dissesto.
Quello che occorre a Tuscania sono una serie di interventi, come si dice nel gergo che ormai è entrato nelle case, di tipo strutturale, cioè permanenti.
Non risolve nulla di permanente la vendita dei beni pubblici.
Non risolvono, anche se sono entrate attive, le briciole del progetto Boscolo o il risparmio derivante dalle pale eoliche accanto alle quali c'è comunque da considerare l'impatto paesaggistico.
Non risolve nulla di permanente preoccuparsi di sanare solo il bilancio del 2008, magari pensando di aver ben espletato il mandato ricevuto.
Io non credo che tale mandato preveda di "farsi volere bene dalla cittadinanza" senza risolvere i veri problemi: "va bene perché non aumenta le tasse".
E non credo che qualcuno, tanto meno il commissario, possa ritenere che il pensiero dei Tuscanesi sia condensabile in quel gioco, che si è tentato di spacciare per sondaggio, messo in onda su internet, dove 178 persone, tra le quali ben 119 ritengono giusta la misura (vendita di immobili) adottata da Tarricone.
La cifra di 178 cittadini rappresenta meno del 3,3% dei 5454 votanti (fonte Prefettura di Viterbo) alle elezioni politiche dello scorso aprile e, i 119 favorevoli, ne rappresentano meno del 2,2%.
Di che cosa si vuole continuare a parlare?
Voglio concludere invitando i cittadini a fare le proprie riflessioni su queste mie considerazioni, forse banali, forse luoghi comuni, forse, ma degne di attenzione: i commissari passano, gli eventuali guai e problemi irrisolti rimangono tutti sulle spalle dei cittadini.
Nazzareno Mencancini