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settembre 2008
(Pubblicato sul CdV e su Toscanella il 9 settembre 2008)
"C'è da restare sbalorditi, nel leggere le dichiarazioni rilasciate oggi alla stampa dal presidente del circolo locale del Pd. Scorrendo le argomentazioni da lui proposte, a proposito dell'appuntamento elettorale amministrativo del prossimo anno, l'unica conclusione da trarre è che il signor Peruzzi appare in un evidente stato politico confusionale. Non si spiegano altrimenti le palesi contraddizioni che emergono ad ogni riga del "ragionamento", e c'è da chiedersi quanto tali "ardite" considerazioni siano condivise all'interno del suo partito. In buona sostanza, e per sommi capi, il presidente del Pd ci dice che per amministrare Tuscania serve un ampio coinvolgimento delle forze politiche, ma anche che questa strategia delle larghe intese non è praticabile. Che per la città occorre un progetto socio-economico di lungo termine, ma pure che nella progettazione del futuro non si può andare oltre l'orizzonte temporale di 5 anni. Parla di progetti e di coalizioni estese, ma poi, è questo è gravissimo, evoca una sorta di commissariamento permanente di Tuscania, certificando il presunto fallimento della politica. Non c'è che dire, un fritto misto di opinioni in libertà, che rischia però di rimanere molto indigesto ai tuscanesi. Ciò di cui hanno bisogno i cittadini, infatti, è proprio il contrario. Non è con gli zig zag e le conversioni a U che si governa la città. Quello che è indispensabile per Tuscania, specialmente dopo la traumatica e vigliacca fine della precedente legislatura, è un progetto ampio, ambizioso, di lungo periodo, sul quale far convergere il più largo consenso possibile, senza pregiudizi o posizioni preconcette. Altro che commissario per 5 anni, occorre tornare a ragionare in termini di strategie e di futuro, secondo una visione politica il cui campo d'azione è circoscritto ai bisogni dei cittadini. E serve ripristinare il clima di fiducia e di serenità, che, al di là degli sforzi e del lavoro meritorio del commissario, solo una amministrazione legittimamente eletta può alimentare. Queste sono le priorità dell'agenda politica tuscanese, che non può essere dettata da singole posizioni o uscite estemporanee. In questo processo, riteniamo che tutte le persone di buona volontà possono dare il loro contributo, a prescindere dalla provenienza. Il nostro augurio è che anche nel Pd, o almeno in quella parte che è immune dalle schizofrenie alla Peruzzi, ci sia chi condivide questa impostazione". E' quanto dichiara il circolo di Tuscania della Rosa per l'Italia, a proposito delle affermazioni del presidente del circolo locale del Pd, apparse oggi sulla stampa.