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Per la paura che incuteva Ladislao, si riformò contro di lui la coalizione, comprendente il papa Giovanni, Siena, Firenze, il conte Guidantonio da Montefeltro, Luigi Alidosi da Imola, Ugolino Trinci da Foligno e Giacomo Appiano da Piombino, mentre il Tartaglia si limitò ad invadere il territorio umbro, nei pressi di Amelia, con Ottino de Cariis detto Malacarne che si insediò a Castel della Pieve, mentre lo Sforza e Ceccolino Michelotti difendevano Perugia.
Il Tartaglia in quel frangente non stava fermo un momento e si spostava qua e là, dove la necessità richiedeva per spianare la strada al suo Re Ladislao.