Ma torniamo al nostro racconto. L’arrivo di Ladislao nel territorio senese aveva fatto passare in secondo piano le ostilità della Signoria Senese contro gli Orsini di Pitigliano, ma il 30 gennaio 1410 la guerra riprese[9] e Siena occupò Samprugnano, Saturnia e Sovana, la capitale della contea[10]. Il 30 agosto, le tre campane della chiesa di Sovana furono prelevate e portate al duomo di Siena[11]; il conte Bertoldo dovette ritirarsi a Pitigliano e a Sorano, i due maggiori centri della contea che gli erano ormai rimasti.
I Fiorentini erano amici del conte Bertoldo[12]: basti ricordare che durante la guerra contro Pisa, il conte era il capitano generale delle forze fiorentine e, diciamolo per inciso, aveva alle sue dipendenze Muzio Attendolo Sforza ed il Tartaglia[13], con il quale, quindi, si conosceva benissimo. Firenze, però, era vincolata a Siena con un trattato di alleanza decennale stipulato nel 1408, per cui non vedeva di buon occhio queste ostilità, anzi più volte interpose i suoi buoni uffici tra il conte Bertoldo e Siena, ma sempre senza ottenere risultati[14].