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Tartaglia, senza staccarsi dall’alleanza con Braccio, ritornò nel Patrimonio di S. Pietro con Cherubino degli Armanni, ai danni di Montecalvello, a guerreggiare contro Ulisse da Mugnano in Teverina ed il conte Nicola Orsini di Pitigliano, che avevano preso ai loro stipendi il condottiero Mezzobudello.
Qui Tartaglia, riuscì a catturare il conte Nicola di Bertoldo Orsini e lo rinchiuse nelle carceri di Orte, facendo un favore alla sua amica Siena.
Poi, però, Tartaglia stabilì con quei signorotti, contro i quali stava combattendo, una tregua fino a Natale 1416, perché altri impegni lo chiamavano verso Roma; e se ne tornò a Tuscania.