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Ladislao, tornò a Napoli il 1° luglio con 600 ostaggi romani, tra i quali rileviamo anche il conte Bertoldo Orsini di Pitigliano, reo di aver rifiutati aiuti militari a Ladislao.
Il Re, prima di lasciare Roma, disseminò tutti i suoi uomini fidati a guardia dei maggiori centri dello Stato della Chiesa. Per quel che ci riguarda affidò a Tartaglia (con atto emanato da Cassana, vicino Castellammare di Stabia, 23 luglio 1413) il governo di Tuscania (di cui appare già padrone fin dal 1408, ma non ci sono documenti seri che lo comprovano), Sutri ed Acquapendente, creandogli il principio di un dominio nel Patrimonio.